Borghi e città
Teggiano

Uno dei borghi medievali meglio conservati; è conosciuta come la "città museo", vanta un patrimonio storico-artistico di inestimabile valore e un’urbanistica che conserva l’assetto tipico dell’epoca medievale. Fondata sulle rovine dell’antica Tegianum, la città custodisce tracce dell’epoca romana e longobarda.

Arte e storia
Certosa di Padula e battistero

La Certosa di San Lorenzo è un ex monastero, oggi uno dei complessi monumentali più grandi dell’Italia meridionale, patrimonio UNESCO e tra i più vasti in Europa. Il battistero paleocristiano, invece, è uno dei più antichi di tutto l’occidente, costruito su commissione di Papa Marcello I.

Natura e paesaggi
Grotte di Pertosa-Auletta

Situate nel massiccio dei Monti Alburni, le Grotte di Pertosa-Auletta sono uno dei geositi focali del Geoparco “Cilento” e presentano due unicità: sono le uniche grotte in Italia dove è possibile navigare un fiume sotterraneo, il Negro; ma sono anche le sole in Europa a conservare i resti di un villaggio palafitticolo risalente al II millennio a.C.

Borghi e città
Atena Lucana

Uno dei centri più antichi dell’entroterra cilentano. Offre ricche testimonianze architettoniche, paesaggistiche e storiche che riescono ad incantare; passeggiare per il centro storico significa ammirare innanzitutto il Castello, posto a dominio del labirinto sottostante fatto di stretti vicoli, archi e piccole costruzioni in pietra.

Borghi e città
Montesano sulla Marcellana

Con le case addossate alle pendici di un colle compreso nella Catena appenninica, domina l’intera vallata sottostante. Dal punto di vista ambientale, vera ricchezza del territorio, è senz’altro il complesso termale, immerso nel verde e rinfrescato da sorgenti cristalline.

Natura e paesaggi
Sasso di Castalda

Vanta un patrimonio naturalistico ancora incontaminato; chi ama l’adrenalina non può perdersi lo spettacolare Ponte Alla Luna, il ponte tibetano a passerella d’assi più lungo d’Europa, che sovrasta l’Arenazzo, per una vera e propria passeggiata tra le nuvole.

Arte e storia
Sant'Antonio a Polla

Si sviluppa tra le maestose catene montuose degli Alburni, con il fiume Tanagro che la attraversa, dividendo il centro abitato in due parti. Il borgo conserva un fascino medievale con un centro storico ricco di testimonianze architettoniche e artistiche. Polla è rinomata per il suo patrimonio storico e il Santuario di Sant’Antonio.

Distanze dal nostro hotel
  • Atena Lucana - 3 km
  • Teggiano - 11 km
  • Polla - 12 km
  • Pertosa - 16 km
  • Padula - 17 km
  • Sasso di Castalda - 22 km
  • Roscigno - 26 km
  • Sant'Angelo a Fasanella - 28 km
  • Montesano S.M. - 29 km
  • Gole del Calore - 44 km
  • Castelcivita - 47 km
  • Monte Cervati - 60 km
  • Paestum - 78 km
  • Palinuro - 80 km
  • Camerota - 85 km
  • Elea-Velia - 98 km
  • Pompei - 112 km
Il Parco Nazionale
  • Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni è il secondo parco protetto più grande d’Italia. Si estende dalla costa tirrenica, con le due aree marine protette di “Santa Maria di Castellabate” e della “Costa degli Infreschi e della Masseta“, fino ai piedi dell’Appennino campano e lucano, e comprende le cime dei monti Alburni, Gelbison, i contrafforti costieri del monte Bulgheria e del monte Stella, la vetta più alta della Campania del monte Cervati.

    La straordinaria ricchezza naturalistica dell’eterogeneo territorio va di pari passo con il carattere mitico e misterioso di una terra ricca di storia e cultura: dal richiamo della ninfa Leucosia alle spiagge dove Palinuro lasciò Enea, dalle rovine delle colonie greche di Elea e Paestum alla meravigliosa Certosa di Padula.

    Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO (1998) con i siti archeologici della città di Paestum e Velia e la Certosa di San Lorenzo a Padula, oltre a numerose città e borghi antichi, testimonianza della presenza di diverse civiltà nel corso dei secoli come il Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte.

    Il Parco ospita una vasta gamma di habitat naturali, che vanno dalle montagne alle coste, con una grande varietà di flora e fauna, molti dei quali sono endemici della regione. Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è stato riconosciuto come Riserva della Biosfera MAB (1997) e Geoparco UNESCO (2010) per l’alta concentrazione di biodiversità e per le numerose grotte naturali sia nell’entroterra che lungo la costa, formate grazie alla natura carsica del terreno.

    In particolare, lungo la costa, si trova una formazione geologica chiamata “Flysch del Cilento”, caratterizzata da rocce sedimentarie con una stratificazione unica che a volte assume forme e colori particolari.

    La Dieta Mediterranea, profondamente radicata in questa terra, è stata inserita nella lista dei beni del Patrimonio Immateriale dell’UNESCO.

    Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni è un territorio eccezionale, con un patrimonio naturale e culturale di inestimabile valore. La sua inclusione nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO, dei Geoparchi e delle Riserve della Biosfera sottolinea l’importanza e la bellezza di questo territorio unico al mondo.
Dieta mediterranea
  • La denominazione “Dieta Mediterranea” è stata coniata dagli scienziati Ancel e Margaret Keys negli anni 70, dopo aver studiato gli stili di vita nel Cilento dal 1944. Le loro ricerche sulle malattie cardiovascolari hanno rivelato che le abitudini alimentari e i costumi sociali delle popolazioni del Meridione italiano spiegavano la loro longevità.

    Ancel e Margaret Keyssi si trasferirono nel 1944 a Pollica, nel Cilento, per approfondire i loro studi sull’alimentazione meridionale e le malattie moderne. Le ricerche condotte nel Cilento, insieme ad altre zone del Mediterraneo, hanno confermato l’importanza della Dieta Mediterranea per la salute e la longevità delle popolazioni.

    Il 16 novembre 2010 a Nairobi in Kenya il Comitato Intergovernativo della Convenzione Unesco sul Patrimonio Culturale Immateriale approva l’iscrizione della Dieta Mediterranea nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale, riconoscendo con questa definizione le pratiche tradizionali, le conoscenze e le abilità che sono passate di generazione in generazione nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni e in molti paesi mediterranei, fornendo alle comunità un senso di appartenenza e di continuità.
Biodiversità
  • Il Parco comprende 28 Siti di Interesse Comunitario (SIC), istituiti ai sensi della Direttiva Habitat, e 8 Zone di Protezione Speciale, istituite ai sensi della Direttiva Uccelli, tutti ricadenti nella Regione Biogeografica Mediterranea. La Rete Natura 2000 occupa una superficie di 118.316 ha, pari al 65% dell’intero Parco e comprende una grande diversità di ambienti naturali, da quello di alta montagna al collinare, al fluviale e marino, caratterizzati da ecosistemi quasi del tutto intatti che ospitano una flora e una fauna pregevole
Marchio d’area
  • Il Consiglio Direttivo dell’Ente Parco, nella seduta del 26 aprile 2017, ha adottato ai sensi dell’art. 2570 del Codice Civile, il Disciplinare per la concessione d’uso del Marchio del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni che contribuirà a salvaguardare il patrimonio tradizionale, le produzioni tipiche e l’artigianato locale, incentivando e qualificando la produzione di beni e servizi con metodi compatibili con le caratteristiche del territorio dell’Area Naturale Protetta e con le sue esigenze di conservazione..